Comunicato di Jlink sulla vaccinazione dei Palestinesi in Cisgiordania.

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Jlink, la rete internazionale delle organizzazioni ebraiche progressiste, si unisce alle ONG israeliane e altre organizzazioni internazionali nel chiedere che Israele fornisca vaccini anti-Covid ai Palestinesi in Cisgiordania.
Le minacce alla salute e alla condizione economica dei palestinesi pregiudicano anche quelle degli israeliani, ivi inclusi coloro che abitano negli insediamenti.
Secondo il diritto internazionale e le leggi umanitarie, il governo di Israele è chiamato legalmente e moralmente a fornire vaccini ai palestinesi che vivono nei territori occupati.
E’ intollerabile che 450.000 coloni siano vaccinati mentre i loro vicini palestinesi no.
Jlink fa appello perché Israele operi in stretta cooperazione con l’Autorità palestinese, l’Organizzazione mondiale della sanità e altri enti internazionali al fine di assicurare salute e sicurezza ai residenti della Cisgiordania che vivono sotto il suo controllo.
L’augurio è che ciò sia un primo passo verso altre modalità di cooperazione.
Il Comitato di coordinamento di Jlink
Kenneth Bob (Ameinu, U.S.A.), Barbara Landau (JSpaceCanada, Canada), Alon Liel
(Policy Working Group, Israel), Pablo Lummerman (J-AmLat, Argentina), Giorgio Gomel
(JCall Europe, Italy), Gabriella Saven (The Jewish Democratic Initiative, South Africa).
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