Il progetto del Governo israeliano mette in pericolo una soluzione del conflitto fondata sulla coesistenza di due Stati.
JCall, il movimento ebraico europeo a sostegno di Israele e della pace, esprime la sua profonda preoccupazione per l’annuncio del governo israeliano di voler costruire tremila nuovi alloggi in Cisgiordania e a Gerusalemme est. L’aspetto più inquietante di questa decisione è il progetto di sviluppare la presenza israeliana nella cosiddetta “zona E1” , situata tra Gerusalemme e Ma’ale Adumim. Un simile progetto dividerebbe la Cisgiordania in due tronconi disgiunti e pregiudicherebbe la contiguità territoriale del nuovo Stato palestinese.
Come cittadini ebrei europei che condividono un legame indissolubile con lo Stato d’Israele e una profonda preoccupazione per il suo avvenire come Stato ebraico e democratico, sentiamo il dovere di opporre la nostra voce a un annuncio che, se venisse realizzato, aggiungerebbe un ulteriore ostacolo al già vacillante processo di pace israelo-palestinese e metterebbe in serio pericolo una soluzione pacifica basata sulla coesistenza di due Stati sovrani